Smaltimento di Grandi Quantità di Bevande e Bibite

 

 

Lo smaltimento di grandi quantità di bevande — come acqua, succhi, bibite gassate, alcolici o energy drink — non è un’operazione banale quando riguarda scorte industriali, stock invenduti o lotti difettosi. Per aziende, grossisti e distributori, non basta svuotare le bottiglie e buttare il contenuto nello scarico: la normativa italiana ed europea impone regole precise per tutelare l’ambiente e garantire la tracciabilità.

Quando serve uno smaltimento autorizzato

Le situazioni tipiche in cui occorre attivare una procedura di smaltimento autorizzata sono:

  • Bevande scadute in magazzino o nei punti vendita

  • Lotti ritirati dal mercato per difetti di produzione

  • Rimanenze di magazzino non più commercializzabili

  • Prodotti danneggiati durante il trasporto

Se le quantità superano quelle di un normale consumo domestico, si tratta di rifiuti speciali e non possono essere smaltiti tramite la raccolta urbana standard.


Codici CER per bevande e bibite

Il CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) classifica i rifiuti con un codice a sei cifre, determinato da origine e composizione.
Per le bevande, i codici più frequenti sono:

  • CER 02 03 04 – Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione (settore frutta, verdura, conserve, inclusi succhi e bevande analcoliche)

  • CER 02 07 01 – Rifiuti della produzione di bevande alcoliche e analcoliche (incluse acque minerali)

  • CER 15 01 02 – Imballaggi in plastica (bottiglie in PET, tappi)

  • CER 15 01 04 – Imballaggi metallici (lattine in alluminio o banda stagnata)

  • CER 15 01 01 – Imballaggi in carta e cartone (cartoni di confezionamento)

  • CER 20 01 08 – Rifiuti biodegradabili di cucine e mense (se assimilati e conferiti come organico liquido in impianti autorizzati)

Se le bevande contengono alcol etilico, possono richiedere ulteriori adempimenti, come la denaturazione o lo scarico fiscale, soprattutto per birre, vini e superalcolici.


Procedura di smaltimento

1. Classificazione e analisi

Un tecnico incaricato o l’azienda produttrice identifica il codice CER corretto, distinguendo tra contenuto (liquido) e contenitore (imballaggio).

2. Separazione del liquido dagli imballaggi

Le bevande vengono svuotate in impianti autorizzati.
Il liquido può:

  • Essere avviato a digestione anaerobica o compostaggio liquido (per bevande prive di contaminanti chimici)

  • Subire un trattamento depurativo (in caso di alta concentrazione di zuccheri, caffeina o alcol)

Gli imballaggi, una volta svuotati, vengono avviati al riciclo in base al materiale.

3. Trasporto con ditta autorizzata

Il rifiuto, sia liquido che solido, deve essere trasportato da imprese iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Durante il trasporto si utilizza il Formulario di Identificazione del Rifiuto (FIR) per tracciare origine, destinazione e peso.

4. Conferimento all’impianto

Gli impianti autorizzati possono essere:

  • Centri di trattamento e depurazione liquidi

  • Impianti di compostaggio/digestione

  • Recupero materiali da imballaggio

  • Inceneritori (solo per casi particolari)

5. Registrazioni e adempimenti

Per aziende e operatori economici è obbligatorio aggiornare il registro di carico e scarico rifiuti (in futuro gestito dal sistema RENTRi).


Attenzione alle bevande alcoliche

Birre, vini e superalcolici non possono essere semplicemente “buttati” senza registrazione. In molti casi:

  • Occorre comunicare all’Agenzia delle Dogane la distruzione del prodotto per finalità fiscali

  • L’alcol deve essere denaturato o trattato in modo da non essere più potabile


Costi dello smaltimento

I costi dipendono da:

  • Quantità (litri/tonnellate)

  • Tipo di bevanda (zuccherina, alcolica, gasata)

  • Tipo di imballaggio

  • Distanza dal centro di smaltimento

In genere, separare liquidi e imballaggi riduce i costi di trattamento, soprattutto se i materiali di confezionamento sono riciclabili.


Buone pratiche per ridurre sprechi

  1. Monitorare le date di scadenza con software di magazzino

  2. Vendere sottocosto o donare (se ancora consumabili) a enti caritativi

  3. Pianificare meglio le scorte in base alla domanda reale

  4. Usare imballaggi riciclabili e facilmente separabili

Conclusione

Lo smaltimento di grandi quantità di bevande e bibite è un’operazione che richiede competenza tecnica, rispetto della normativa e collaborazione con operatori autorizzati. Conoscere i codici CER e la corretta filiera di trattamento è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e i rischi legali. Una gestione attenta non solo tutela l’ambiente, ma può anche trasformare un problema logistico in un’opportunità di recupero di materiali e risorse.

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