Smaltimento di Calzature

Normativa, Codici CER e Procedure

 

 

Le calzature sono oggetti di uso quotidiano, ma il loro smaltimento, soprattutto quando si parla di grandi quantità provenienti da negozi, magazzini, industrie o enti, richiede attenzione particolare. A differenza di altri rifiuti, le scarpe sono composte da materiali eterogenei — pelle, tessuti, gomma, plastica, metallo — e ciò ne complica il riciclo. Conoscere le norme e i codici CER corretti è fondamentale per garantire un trattamento conforme e sostenibile.


Quando serve lo smaltimento autorizzato

Per un singolo paio di scarpe, il cittadino può conferire il rifiuto all’indifferenziata o in appositi contenitori per il riuso.
Ma quando si parla di:

  • Stock invenduti

  • Resi commerciali difettosi

  • Scarti di produzione

  • Calzature usurate provenienti da raccolte collettive

… ci troviamo di fronte a rifiuti speciali per cui è obbligatorio un smaltimento tracciato e autorizzato.


Codici CER per lo smaltimento delle calzature

Il CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) classifica ogni tipologia di rifiuto. Per le calzature i codici più ricorrenti sono:

  • CER 20 01 10 – Abbigliamento (in cui rientrano anche scarpe, se conferite assieme ad altri capi)

  • CER 20 01 11 – Tessili (se le calzature sono prevalentemente in tessuto)

  • CER 04 02 22 – Rifiuti costituiti da fibre tessili trattate

  • CER 07 02 13 – Rifiuti plastici (per calzature in materiale sintetico)

  • CER 16 01 03 – Pneumatici fuori uso (valido solo per scarpe tecniche con suole gommose assimilabili)

  • CER 19 12 04 – Plastica e gomma derivanti da trattamento meccanico di rifiuti

Nota: la scelta del codice CER dipende dalla composizione principale e dall’origine del rifiuto. Se le scarpe provengono da un’attività commerciale, il codice potrebbe differire rispetto a rifiuti provenienti da un impianto di trattamento.


Procedure di smaltimento

1. Raccolta e stoccaggio

Le scarpe vanno accumulate in un’area di stoccaggio temporaneo conforme alle norme ambientali. Devono essere protette dagli agenti atmosferici per evitare deterioramenti o percolazioni (ad esempio da colle o trattamenti chimici presenti).

2. Trasporto autorizzato

Solo aziende iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali possono trasportare le calzature da smaltire. Ogni trasporto deve essere accompagnato dal Formulario di Identificazione del Rifiuto (FIR).

3. Selezione e riciclo

Nei centri di trattamento, le calzature vengono:

  • Separate per tipologia e materiale

  • Eventualmente destinate al riuso (se in buono stato)

  • Avviate al recupero dei materiali (gomma, pelle, metalli, tessuti)

4. Smaltimento finale

Le parti non riciclabili vengono avviate a:

  • Incenerimento con recupero energetico

  • Discarica controllata (ultima opzione)


Calzature e riuso

Un’opzione sostenibile è il riuso solidale: molte ONG e associazioni raccolgono scarpe usate in buono stato per destinarle a persone in difficoltà. Questa pratica riduce la quantità di rifiuti e prolunga il ciclo di vita del prodotto.


Obblighi documentali per le aziende

Le imprese che smaltiscono calzature devono:

  • Registrare i movimenti sul registro di carico e scarico rifiuti (o sul sistema digitale RENTRi quando sarà pienamente operativo)

  • Conservare per almeno 3 anni i formulari FIR

  • Affidarsi solo a trasportatori e impianti autorizzati


Costi di smaltimento

I costi variano in base a:

  • Quantità (kg o tonnellate)

  • Tipologia di materiale prevalente

  • Distanza dall’impianto di trattamento

  • Possibilità di recupero materiali (il riciclo riduce il costo rispetto allo smaltimento puro)


Buone pratiche per ridurre l’impatto ambientale

  1. Acquistare prodotti di qualità per allungare la vita utile

  2. Prediligere materiali riciclabili

  3. Partecipare a programmi di take-back (ritiro calzature usate da parte di produttori o rivenditori)

  4. Donare scarpe ancora utilizzabili a organizzazioni umanitarie


Conclusione

Lo smaltimento delle calzature non è solo una questione di liberarsi di un prodotto usurato: è un’operazione che, se gestita correttamente, può recuperare materiali preziosi, ridurre i rifiuti e contribuire a un’economia più circolare. Conoscere i codici CER e seguire le procedure autorizzate è fondamentale, soprattutto per le aziende e gli operatori del settore, per garantire un impatto ambientale minimo e una gestione conforme alle leggi vigenti.

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